Vi portiamo a Sofia, la capitale della Bulgaria.

Questo viaggio è iniziato casualmente, comprando dei biglietti a buon prezzo della compagnia WizzAir, che ci hanno fatto passare qualche giorno a Sofia, con la voglia di scoprire un posto nuovo, senza sapere esattamente cosa aspettarci. Quando ci capitano queste occasioni non ce le facciamo sfuggire, perché ci danno la possibilità di andare in posti in cui, altrimenti, non saremmo mai stati.

Siamo partiti da Bologna con un volo serale, atterrando a Sofia alle 00:40. Visto l’orario d’arrivo, avevamo prenotato in anticipo un transfer con Rideways, con cui ci siamo trovati molto bene.

Avevamo prenotato un appartamento su Airbnb, che si è rivelata un’ottima scelta. Come spesso accadde nelle città dell’Est Europa, l’aspetto esterno del palazzo non era molto promettente, ma una volta dentro abbiamo trovato una sistemazione davvero ottima: appartamento ristrutturato da poco, pulito e con un proprietario gentile e disponibile (se volete cercarlo, si tratta del “Serdika Central Apartment”). Visto che l’alloggio era proprio in centro, abbiamo avuto la possibilità di esplorare la città in tutta tranquillità, passeggiando con calma. DSC05422

Sofia è un miscuglio di edifici di stili molto diversi tra loro.

Sofia non è una metropoli ed è un miscuglio tra edifici di chiaro stampo sovietico, moschee, chiese cattoliche, stradine alberate con palazzi bassi e tanti parchi, grandi e piccoli. Ci sono molti giovani in giro e la gente è cordiale. Una delle prime cose che saltano all’occhio sono le scritte in Cirillico, proprie della lingua bulgara.

Questa è la classica città poco turistica, da “vivere” più che da visitare.

Passeggiando in centro si passa da Bul Vitosha, la via dello shopping, piena di negozi, tra i quali la libreria Greenwich Book Center, dove abbiamo fatto un salto. Tutto intorno, a poca distanza, ci sono varie chiese cattoliche , come la chiesa dei Sette Santi, la Cattedrale di Santa Domenica, la Chiesa di San Giorgio e la chiesa di Sveta Sofia. E’ interessante gironzolare senza meta nelle viuzze laterali, scoprendo negozi di abbigliamento ed artigianato, spesso gestiti da giovani.

Sotto la famosa statua di Sveta Sofia, si apre Largo Sofia, delimitato da imponenti edifici, tra i quali anche il Parlamento della Bulgaria. Su un lato si trovano gli scavi dell’antica Serdica, proprio vicino all’ingresso della metropolitana.

Imperdibile è la Cattedrale Alexander Nevski, un altro dei simboli della città.

Samuele è entrato per la prima volta in una moschea, quando siamo stati in quella di Banya Bashi. A poca distanza si trova la Sinagoga.

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Essendo una capitale, ci sono tanti altri edifici imponenti, come il Teatro Ivan Nazov ed il Palazzo Nazionale della Cultura, di fronte al quale si apre un immenso viale pedonale contornato di fontane.

Nel nostro girovagare, consigliati dalla nostra Lonely Planet, abbiamo mangiato da Skaptobara (www.skaptobara.com), un locale gestito da giovani, che serve ottimi hamburger, cocktail e birre in un gradevole spazio esterno.

Abbiamo passato un intero pomeriggio al parco Borisova Gradina, che si trova vicino al Vasil Levski Stadium, dove abbiamo mangiato un panino e bevuto una birra in uno dei tanti chioschetti. Il parco è grande e ben tenuto, con molti giochi per i bimbi ed infatti Samuele si è divertito molto.

Da qualunque punto della città si vede il Monte Vitosha, che la domina dall'alto.

La città è dominata dal Monte Vitosha che quando ci siamo stati noi, nonostante fosse maggio, aveva cima coperta di neve. Il monte è circondato da un parco naturale, che parte dalla periferia della città e dove si può arrivare con i mezzi pubblici. Noi non abbiamo avuto tempo di andarci, ma una visita in questa area naturale sarebbe molto interessante.

Avrete capito che Sofia ci è piaciuta molto e la consigliamo per una visita di qualche giorno. Tra le altre cose, a noi ha dato anche lo spunto per segnare la Bulgaria nella lista dei Paesi in cui vorremmo organizzare un tour on the road.

Sofia, maggio 2018.

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