Vi raccontiamo il nostro soggiorno alla scoperta di Saragozza, in Aragona.


La partenza per il nostro "ponte lungo” a Saragozza è stata dura: sveglia alle 3, taxi alle 4 e volo alle 6...per fortuna Samuele ci ha aiutati a rimanere svegli e poi, tutti e tre, siamo riusciti a fare un pisolino in aereo.
Appena atterrati abbiamo velocemente recuperato il bagaglio e ci siamo diretti verso il centro città. Il bus n. 501, con un biglietto di 1,80 euro a persona, in circa venti minuti ci ha portato al suo capolinea, dal quale in altri 15 minuti a piedi siamo arrivati al nostro appartamento, Casa Diana, prenotato su Airbnb,nella zona di El Gancho. Il padrone di casa, Joaquin, ci ha permesso di fare il check-in intorno alle 10, anziché alle 13, quindi abbiamo lasciato il bagaglio e ci siamo diretti verso il centro. 
La prima impressione è stata quella di essere in una città vitale e interessante. I nostri piani per i giorni successivi ci hanno permesso di scoprirla al meglio!
La prima tappa è stata l'ufficio informazioni in Avenida de Cesare Augusto, vicino alla Murallas romanas e ospitato dal Torreon de la Zuda, dove ci siamo muniti di una cartina della città...anzi, di due cartine: una per noi ed una per Samu!

 1654877445097Abbiamo dato una sbirciatina all'Ebro e al Puente de Piedra e ci siamo spostati a Plaza del Pilar, ammirando la splendida basilica.
Abbastanza stanchi anche per via della levataccia, ci siamo fermati per un pit stop birra durante il qualeabbiamo bevuto le prime due Ambar del viaggio ed abbiamo pensato a dove saremmo andati a pranzo.
Dopo qualche chiacchiera, ci siamo spostati al Carnivoro - wine & grill, per un ottimo pranzo a base di carne. Ristorante consigliatissimo, anche per il prezzo!
Il caldo nel pomeriggio si faceva sentire, quindi, in perfetto stile spagnolo, abbiamo deciso di rientrare a casa per la siesta.
Dopo esserci ricaricati, abbiamo fatto un giretto a El Tubo, il vivace quartiere pieno di Tapas Bar e vicoletti, ottimo per bere e mangiare qualcosa.

Abbiamo dedicato il nostro secondo giorno all'esplorazione del Parquet del Agua e dell'acquario, costruiti in occasione dell'Expo 2008. Abbiamo preso il bus n. 34 e siamo arrivati al Puente del Tercer Milenio. Dopo averlo attraversato, siamo entrati nel Parque del Agua Luis Bunuel, un parco grandissimo, che ospita molte specie di piante e varie attività, molte delle quali, purtroppo, chiuse durante la nostra gita. Non è facile orientarsi, visto che non ci sono molte indicazioni e le distanze sono grandi. Noi ci siamo fermati all'imbarcadero, dove abbiamo noleggiato un pedalò a forma di cigno (eravamo i re del kitch!) e, con Samuele al timone, abbiamo fatto un giretto per i canali, osservando pesci ed uccelli. Dopo aver pranzato, ci siamo spostati, passeggiando sulla sponda dell'Ebro, lungo quello che era lo spazio costruito per l'Expo, ed abbiamo raggiunto l'Acuario de Zaragoza. Si tratta di un acquario fluviale, molto interessante, con tantissime specie di pesci, uccelli e tartarughe, da non perdere se visitate la città con i bambini.

Sabato mattina siamo stati al Castello dell'Aljaferìa, uno dei simboli della città. Per la visita è necessario prenotare il biglietto on line per uno specifico orario e poi presentarsi alla cassa per pagare e ritirare il ticket. 
Il palazzo, costruito nel IX secolo, è un misto di vari stili, che rispecchiano tutta la sua storia ed oggi è la sede del Parlamento regionale della comunità autonoma dell'Aragona. La parte abbiamo preferito è quella situata all'ingresso, in cui tratti arabeggianti ci hanno ricordato l'Alhambra di Cordoba. IMG 20220602 203145
Visto che ormai eravamo nel primo pomeriggio e faceva davvero molto caldo, siamo andati a pranzare a casa e poi siamo usciti, dopo una siesta, per un giretto in centro ed un aperitivo al Tubo, senza dubbio uno dei punti della città che abbiamo preferito.
Il nostro ultimo giorno è iniziato dal mercadillo di Plaza de San Bruno, proprio dietro la cattedrale. Abbiamo girovagato un po' tra le bancarelle, esplorando una zona del centro dove non eravamo mai stati. Dopo aver passeggiato senza meta, scattando qualche foto qua e là, siamo andati a pranzo alla taverna El Balcon del Tubo

Durante i nostri quattro giorni a Saragozza ci siamo rilassati ed abbiamo esplorato questa cittadina, non molto turistica, ma che può essere l'ideale per un weekend o come punto di partenza per un girodell'Aragona. È uno di quei posti in cui la lista delle cose da vedere non serve. Il centro è piccolo e si può passeggiare, ammirare i monumenti, scoprire angoli nascosti, dare un'occhiata alle vetrine, sedersi per una birra e mangiare qualcosa. Senza fretta e senza frenesia. Inoltre, la città è economica, che non guasta mai, e con diverse attività anche per i bambini, nella zona del Parque del Agua.

I ritmi sono quelli spagnoli, di fatto un paio d'ore in avanti rispetto a quelli italiani: l’ideale per prendersela con calma!
A rendere speciale in nostro soggiorno ha contribuito l'appartamento in cui abbiamo soggiornato. La casa è ideale per due coppie di amici o una piccola famiglia, ha tutto, è pulitissima, situata in una zona tranquilla e comoda, ha un bel terrazzo dove si può fare colazione o cenare. Il proprietario, Joaquin, è disponibile e cortese.

La “nostra” Saragozza:

  • volo Ryanair da Bologna;

  • soggiorno a casa di Joaquin;

  • passeggiata al Parquet del Agua e visita all’Acquario;

  • Aperitivo al Tubo!

Saragozza, giugno 2022.

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