Escursione a Monte Adone, nella Riserva naturale del Contrafforte Pliocenico.
Noi abbiamo una lista dove segniamo tutti i luoghi di cui sentiamo parlare o che leggiamo da qualche parte e che ci incuriosiscono e la tiriamo fuori quando abbiamo voglia di andare, ma non sappiamo dove. L’idea per questa escursione domenicale è venuta così: Monte Adone ed il Contrafforte Pliocenico erano sulla nostra lista da quando abbiamo letto il libro “Il sentiero degli dei” di Wu Ming 2. Il libro parla del cammino che da Bologna porta a Firenze, attraversando l’Appennino Tosco-Emiliano, meglio conosciuto come “Via degli Dei”, intrecciando il racconto di un immaginario camminatore con le vicende che hanno portato alla costruzione della linea ferroviaria dell’alta velocità. E’ una lettura molto interessante e che offre molti spunti di riflessione, come tutte le opere dei Wu Ming (per chi fosse interessato, esiste una prima edizione del libro della casa editrice Ediciclo, ed una seconda, aggiornata, a cura di Feltrinelli).
Nel nostro caso, tra le altre cose, ci aveva incuriosito la descrizione di questo luogo così vicino a Bologna, ma così particolare, in cui nel Pliocenico c’era il mare, che ha lasciato tracce profonde nella conformazione delle rocce, e che durante la Seconda Guerra Mondiale era attraversato dalla Linea Gotica.
Il programma della nostra giornata prevedeva una piccola escursione fino a Monte Adone per poi pranzare alla trattoria che si trova nelle vicinanze.
Insomma, domenica mattina ci siamo messi in macchina ed abbiamo percorso i circa 30 chilometri che ci separano da Monte Adone (654 metri s.l.m.), parcheggiando a Brento, vicino alla Vecchia Trattoria Monte Adone. Avendo sentito parlare molto bene di questa trattoria, abbiamo prenotato un tavolo per il pranzo e ci siamo messi in cammino.
Il giro che abbiamo fatto, ad anello, è di circa 4 km e noi lo abbiamo percorso in un paio d’ore. Il punto di partenza è in via Vallazza, all’altezza del bivio con via Valverde, dove ci sono i bidoni dell’immondizia, per intenderci, e dove parte il sentiero 110 CAI, proprio in direzione di Monte Adone.
La giornata non era bellissima, ma l’atmosfera era molto particolare, con il cielo grigio, una bella aria fredda che “faceva molto inverno” e con alcune spruzzate di neve, caduta nei giorni precedenti, sparse qua e là.
Il sentiero parte in salita, in alcuni tratti un po’ ripida, ma niente di particolarmente faticoso. Bisogna solo fare un po’ di attenzione se ci si va in una giornata in cui il terreno è bagnato e può essere un po’ scivoloso, come è capitato a noi. Niente che non si possa affrontare con un po’ di attenzione e al massimo qualche scivolone.
Il grigio mutevole del cielo, misto al verde del bosco, al bianco della neve ed al colore dell’arenaria creavano un bel misto di colori.
Dopo aver percorso i primi tratti si arriva al un primo balcone naturale da cui si può ammirare il panorama circostante, sulla cresta di un dirupo scosceso, rovinato solo dall’autostrada che corre sotto di noi. Dopo aver scattato qualche foto abbiamo ripreso a camminare ed abbiamo percorso l’ultimo tratto prima di arrivare sulla cima di Monte Adone, con la croce in ferro e, ancora, il panorama che si apre sulla vallata sottostante, l’Appennino di fronte e Bologna che si intravede sulla destra. E’ proprio come trovarsi sulla cresta di una scogliera, che si innalza ripida sul panorama circostante.
Passeggiare a Monte Adone è come essere su una scogliera di milioni di anni fa.
Dopo una breve sosta sulla cima del monte, abbiamo continuato il cammino, iniziando a scendere ed incontrando subito dopo due “torri” di arenaria che si innalzano verso il cielo.
Il percorso continua in discesa e ad un certo punto abbiamo deviato verso destra (procedendo dritti si arriva fino a Badolo), e siamo scesi fino all’Agriturismo Piccola Raieda. Da qui abbiamo voltato a destra sulla strada sterrata, che è via Brento, arrivando poi su via Vallazza.
Come dicevamo, dopo un paio d’ore di cammino, siamo arrivati al punto di partenza. Dal momento che eravamo un po’ in anticipo rispetto all’ora della prenotazione del nostro tavolo, ne abbiamo approfittato per un aperitivo dissetante, godendoci la vista fuori dalla Vecchia Trattoria Monte Adone.
Quando è arrivato l’orario della nostra prenotazione, siamo entrati ed abbiamo gustato un ottimo pranzo a conclusione di una bella mattinata. Le recensioni sulla Vecchia Trattoria Monte Adone non hanno tradito, quindi consigliamo a tutti una sosta qui per il pranzo!
L’escursione a Monte Adone è perfetta per una comoda gita da Bologna:
- noi siamo partiti da casa alle 10:30;
- intorno alle 11:30, considerando che abbiamo sbagliato strada una volta, siamo arrivati a Brento;
- in due ore circa abbiamo percorso il sentiero ad anello;
- alle 14:30 abbiamo messo le gambe sotto il tavolo per il pranzo;
- alle 17 eravamo a casa, contenti e soddisfatti.
Monte Adone, febbraio 2022.