Siamo stati al Rifugio Battisti, sull’Appennino Reggiano, proprio sotto il Monte Cusna.

Il Rifugio Cesare Battisti si trova in provincia di Reggio Emilia, a 1700 metri sull’Appennino Tosco-Emiliano, tra il Monte Cusna ed il Monte Prado. Nel nostro gironzolare su internet alla ricerca di nuove avventure ci aveva sempre affascinato, per la sua struttura in pietra e per la sua posizione, dalla quale si gode una splendida vista sulla Val d’Ozola.

Lo abbiamo raggiunto partendo da Civago, per la precisione dalla località Case di Civago, prendendo il sentiero n. 605. Il percorso è di circa 7 km, ma è tutto in costante salita, quindi, per chi come noi non è particolarmente allenato, è abbastanza faticoso, anche considerando che avevamo gli zaini con i sacchi a pelo e l’occorrente per trascorrere la notte al rifugio. Comunque, gasati per l’avventura, con Samuele in testa a seguire le indicazioni del percorso, siamo partiti in una bellissima giornata di sole, per niente fredda.

IMG 20240127 153444Il sentiero era ben segnato, mai esposto ed avanzava nel bosco, costeggiando il torrente, con le cime dei monti proprio davanti, imbiancate qua e là da qualche residuo di neve caduta nelle settimane precedenti. Il paesaggio non aveva proprio l’aspetto che avrebbe dovuto avere in pieno inverno, visto che il mese di gennaio 2024 è stato particolarmente mite.

Dopo un paio d’ore si salita siamo arrivati al rifugio Segheria

Dopo un paio d’ore si salita siamo arrivati al rifugio Segheria, situato in una bella radura in mezzo al bosco. Abbiamo proseguito di buona lena, anche se abbastanza stanchi, la nostra ascesa verso il crinale. Ad un certo punto abbiamo preso la variante invernale del sentiero 605, che ci ha creato un po’ di difficoltà, perché segnata meno bene rispetto al resto del percorso (oppure era la stanchezza che non ci faceva vedere i segnavia?!?!?!).

Dopo un po’ siamo usciti dal bosco e ci siamo ritrovati sul crinale: gli alberi avevano lasciato il posto ai prati, qua e là coperti dalla neve, e sopra di noi c’era solo il cielo azzurro. Era un vero spettacolo, con una vista quasi a 360 gradi tutto intorno! Dopo un’ultima curva abbiamo trovato il rifugio davanti a noi ad aspettarci.

Stanchi morti, dopo quasi quattro ore di camminata siamo entrati e siamo stati accolti dai gestori, tutti ragazzi giovani, molto alla mano e disponibili. Abbiamo lasciato gli zaini nella nostra camera da 3 posti, con un letto a castello, pulita ed essenziale, e, dopo aver stabilito chi avrebbe dovuto dormire sul letto più alto, siamo scesi a goderci un meritato riposo.

Ci siamo seduti sulle panche fuori dal rifugio, sorseggiando una bella birra ghiacciata

Ci siamo seduti sulle panche fuori dal rifugio, sorseggiando una bella birra ghiacciata, ammirando il panorama, mentre Samuele approfittava dei residui di neve per fare qualche scivolata.DSC02526

Una volta rientrati nella sala comune, abbiamo trovato una bella stufa a legna che scaldava l’ambiente mentre dalle finestre si vedeva il sole che pian piano tramontava. L’atmosfera era piacevole e cordiale ed abbiamo scambiato quattro chiacchiere con gli altri ospiti del rifugio, in attesa della cena. La camminata ci aveva fatto venire una gran fame e non siamo stati delusi: abbiamo mangiato un antipasto di polenta fritta con formaggio, zuppa di cipolle e ceci, stinco con polenta e dolce. Il tutto accompagnato da vino rosso e grappa per concludere.

Dopo cena siamo usciti nel piazzale per goderci il silenzio ed ammirare la luna piena che rischiarava a giorno tutto il crinale e che si rifletteva sullaneve ghiacciata.

La mattina dopo, zaini in spalla, abbiamo preso la via del ritorno, scendendo da un percorso diverso, attraversando il bosco sul sentiero 631 ed arrivando alla strada forestale. Seguendolaabbiamo raggiunto il rifugio Segheria, dove ci siamo fermati per una pausa, gustando un paio di birre ed un tagliere di salumi sul piazzale inondato dal sole. Ci è piaciuto molto anche questo rifugio e ci siamo ripromessi di tornare per fermarci a dormire qui.

Poi abbiamo ripreso il cammino e siamo arrivati alla macchina, stanchi, ma felicissimi per questa bella avventura!

Rifugio Battisti, Lama Lite (RE), febbraio 2024.

ti promettiamo di non mandarti email spazzatura :)