La nostra Scozia in 10 giorni: da Aberdeen alle Higlands e ritorno.
La preparazione del nostro viaggio nelle Highlands della Scozia l’abbiamo fatta alla vecchia maniera, proprio come piace a noi: guida Lonely Planet, cartina e matita, per segnare l’itinerario. L’unica concessione tecnologica che ci siamo fatti è stata Google Maps, per aiutarci a calcolare i tempi di percorrenza!
Siamo partiti il 15 agosto 2018 da Bologna, con KLM, facendo scalo ad Amsterdam, dove abbiamo preso il volo per Aberdeen. Samuele aveva 4 anni ed era la prima volta che lo portavamo in un viaggio on the road, quindi, per affrontare gli spostamenti in macchina, la nonna aveva preparato un cd di canzoncine, che nei giorni successivi avremmo ascoltato all’infinito.
Atterrati ad Aberdeen ci siamo diretti all’agenzia Hertz per ritirare la macchina. Qui abbiamo avuto una piccola sorpresa: in base alla nostra prenotazione ci hanno assegnato un’Audi A1, che rientrava nel segmento previsto, ma che aveva un bagagliaio troppo piccolo per le nostre necessità. Il prezzo che ci hanno proposto per il cambio di modello era praticamente il doppio di quello che avevamo già pagato, quindi abbiamo rifiutato e “ci siamo arrangiati”. Riflettendoci in seguito ci è parso chiaro che la cosa è stata fatta intenzionalmente, magari sperando di farci spendere di più.
Una volta in macchina, siamo subito partiti per la nostra avventura! La destinazione finale per il primo giorno era Inverness, dove avremmo passato la notte. In mezzo tutte le tappe che ci pareva, decidendo sul momento, di sicuro c’era solo quella a Pennan. Non appena abbiamo iniziato a percorrere la strada che correva parallela alla costa abbiamo respirato lo spirito che ci aspettavamo da questo viaggio: mare blu, colline verdi e paesaggi mozzafiato.
Abbiamo avvistato il Buchan Ness Lighthouse e ci siamo fermati.
Abbiamo avvistato il Buchan Ness Lighthouse e ci siamo fermati. L’immagine era da cartolina: il faro bianco e rosso si stagliava sul mare, circondato dalle tipiche case di pietra scura con i comignoli ed i prati tutt’intorno. Dopo una passeggiata e le foto di rito, abbiamo ripreso la strada, fermandoci a Fraserburgh per il pranzo in un pub a base di hamburger e fish ‘n’ chips.
Nel pomeriggio abbiamo proseguito verso Pennan: un villaggio costruito su una stretta lingua di terra tra la collina ed il mare. Non c’erano onde, l’acqua era cristallina e l’aria calma e silenziosa. Abbiamo passeggiato da un lato all’altro del villaggio, gustandoci l’atmosfera.
Da Pennan abbiamo ripreso il viaggio verso Inverness e, una volta arrivati in città, preso possesso del nostro appartamento, siamo usciti per fare un giro, ammirando il panorama sul fiume ed il castello.
Il giorno seguente siamo partiti alla scoperta delle meraviglie della zona: eravamo sul famoso lago di Lochness! Costeggiando le sue sponde siamo arrivati alle Dog Falls, che abbiamo raggiunto con una bella passeggiata nel bosco. Siccome il tempo era incerto ed a tratti piovigginava, Samuele ha avuto modo di sfoggiare il suo impermeabile giallo a forma di drago! La passeggiata ci ha permesso di assaporare tanti aspetti della Scozia: boschi, fiumi, laghi, cascate, aria pulita, sole e pioggia (questi ultimi due anche contemporaneamente!).
Nel pomeriggio siamo stati all’Urquath Castle, dal quale si ammira uno splendido panorama del lago. Da qui abbiamo proseguito la nostra passeggiata, arrivando fino al Glengarry viewpoint. I colori delle nuvole, illuminate da sole, con lo sfondo degli alberi e dei prati regalavano panorami sempre diversi, costantemente in movimento.
Il giorno dopo abbiamo lasciato Inverness e ci siamo diretti verso Ullapool.
Il giorno dopo abbiamo lasciato Inverness e ci siamo diretti verso Ullapool. Il bello degli spostamenti in Scozia è che il viaggio è uno spettacolo. Le strade sono divertenti da guidare, con curve, saliscendi e panorami spettacolari. Ogni tanto ci siamo concessi delle soste nel bel mezzo del nulla, per scattare foto o semplicemente guardarci intorno.
Ci siamo fermati al Corrieshalloch Gorge, facendo una bella passeggiata nel bosco verso le cascate. Samuele, con il suo binocolo, era contentissimo, sempre intento a scovare animali selvatici (inutile dire che, a parte qualche scoiattolo, non ne abbiamo visto neanche uno). Anzi no, una volta arrivati a Ullapool, prima di andare nella nostra casa, ci siamo fermati per un te in riva al mare e, tra una chiacchiera e l’altra, abbiamo avvistato una foca, che nuotava a pochi metri da noi!!!
La nostra casetta ad Ullapool era situata nel giardino di una tipica casa scozzese, nella quale abitava la famiglia dei proprietari. A pochi passi c’era il porto, pieno di barche e con il traghetto della Caledonian MacBraine che faceva la spola con le cittadine vicine. Abbiamo cenato al The Arch Inn, proprio di fronte al porto, dissetandoci con un paio di Scotia Lager.
Ullapool è stata un’ottima base per esplorare la zona Nord Ovest delle Highlands. Ci siamo diretti verso nord, percorrendo tortuose single track road, in mezzo a prati verdissimi punteggiati dipecore ovunque, con il loro aspetto tondeggiante e la lana pulitissima. Siamo arrivati, un po’ per caso, ad Achiltibuie, dove abbiamo pranzato al Salt Seafood Kitchen, gustando ottimi scampi. Proseguendo il nostro giro abbiamo continuato verso nord fino a Lockinver. Sulla via del ritorno abbiamo fatto una sosta all’Ardvreck Castle.
Il giorno seguente abbiamo salutato Ullapool e ci siamo diretti verso l’Eilean Donan Castle. Ancora una volta il viaggio in macchina è stato spettacolare, quasi a testimoniare che conta anche il tragitto e non solo la meta. Arrivati al castello, lo abbiamo visitato, attraversando il suo famoso ponte di pietra e girovagando tra le sue stanze.
Lasciato il castello ci siamo diretti verso l’isola di Skye, attraversando lo Skye Bridge. Arrivati a Portree abbiamo lasciato i bagagli nella nostra casetta e siamo andati in esplorazione della città, con le sue famose case colorate che si affacciano sul porticciolo.
Il Neist Point Lighthouse era uno dei momenti più importanti del viaggio
Il giorno seguente il programma era dedicato ad uno dei posti più importanti del nostro viaggio: il Neist Point Lighthouse. A nostro parere, questo è uno dei fari più belli del mondo ed abbiamo sempre desiderato visitarlo. La sua posizione è splendida, a picco su una scogliera altissima e dalle forme molto particolari. Dopo aver fatto una passeggiata nei dintorni, per ammirarlo da tutte le angolazioni, abbiamo trovato un bel posticino per un pic nic con vista!
Nel pomeriggio siamo stati a Coral Beach, che, con la sua spiaggia bianca ed il mare caraibico è uno dei posti più particolari di tutta la Scozia, uno di quelli che proprio non ti aspetteresti di trovare venendo qui.
Per il giorno seguente avevamo prenotato un’escursione in barca, ma a causa del mal tempo la gita è stata cancellata ed abbiamo optato per un’altra escursione, più breve ed in partenza da Portree, che si è svolta in un’area più riparata dal vento. E’ stato molto interessante e spettacolare osservare la cittadina dal lato del mare e siamo riusciti a vedere le famose aquile dalla coda bianca, che nidificano in questa zona della Scozia.
Nel pomeriggio, a causa della forte pioggia, abbiamo fatto un giro in macchina girando tutta l’isola, fermandoci dove il paesaggio ci ispirava di più, passeggiando sulle spiagge e riempiendoci gli occhi con i panorami offerti dalle nuvole e dal mare!
Il giorno successivo abbiamo lasciato l’isola di Skye, per rientrare sulla terraferma. Da Armadale abbiamo preso un ferry della Caledonian MacBrayne diretto a Mallaig. Siamo arrivati con largo anticipo rispetto all’orario di imbarco ed anche in questo caso sia il tragitto in macchina che l’attesa non ci hanno fatto annoiare. La luce cambiava di continuo ed il paesaggio assumeva di conseguenza colori sempre diversi.
Il Glenfinnan Viaduct è famoso per i film di Harry Potter
Arrivati a Mallaig ci siamo diretti verso la Glennfinnan station, graziosa stazione ferroviaria d’epoca, da cui parte il trail verso il Glenfinnan viaduct, famoso per essere stato utilizzato nelle riprese dei film di Harry Potter. Il percorso per raggiungere il viadotto è stato facile, nonostante il fango, ed il panorama era magnifico. Una volta presa la via del ritorno, tornati in stazioneabbiamo ripreso fiato, aspettando il passaggio del treno, che è arrivato tra sbuffi di vapore e fumo.
Visto che era tempo di rimettersi in marcia, abbiamo preso la strada verso Ballachulish, dove avremmo dormito, ma ci siamo fermati al Ben Neviss Inn per un meritato pasto caldo. Il posto era molto bello ed abbiamo mangiato bene. Ci è dispiaciuto solo non avere più tempo a disposizione (almeno un giorno o due) per esplorare la zona.Arrivati a destinazione, abbiamo faticato a trovare il nostro cottage, soprattutto perché si trovava in un campo da golf. La casa era bellissima, con i suoi muri bianchi ed il tetto blu,ed era la dependance di un complesso storico più grande. E’ stato incantevole passarci la notte.
Il giorno seguente abbiamo preso la strada in direzione Aberdeen, per il tragitto in auto più lungo di tutto il nostro giro. Durante il viaggio abbiamo attraversato la zona di Glencoe (https://www.visitscotland.com/it-it/places-to-go/glencoe), con le sue spettacolari montagne e la strada che scorreva ai loro piedi, facendo di mille curve.
Ad un certo punto, dando un’occhiata alla cartina, abbiamo notato la presenza di un faro e quindi abbiamo fatto una piccola deviazione per andare a visitarlo. Si trattava dello Scurdie Ness Lighthouse, che si trova all’imbocco di un canale industriale pieno di navi. Dopo aver fatto una passeggiata nei dintorni ci siamo fermati in un bar ed abbiamo fatto due chiacchiere con il proprietario. Quest’occasione ci è servita da conferma per una cosa che avevamo già notato nei giorni precedenti: non è vero che l’accento degli Scozzesi è incomprensibile! Prima di partire avevamo timore di non capire nessuno ed invece siamo sempre riusciti a chiacchierare con chiunque!
Dopo la sosta al faro abbiamo raggiunto Aberdeen, per gli ultimi due giorni del nostro viaggio.
Pensando ad Aberdeen viene in mente il suo centro storico con le tipiche costruzioni di granito grigio. Abbiamo passeggiato per il centro, su e giù per Union Street, ammirando gli edifici e curiosando nelle stradine e scovando dei pub dove bere della buona birra.
Siamo arrivati al porto, pieno di navi dalla forma e le funzioni particolari, che vengono utilizzate per fare servizio alle piattaforme petrolifere piazzate al largo del Mare del Nord.
Dal porto siamo arrivati al Girdle Ness Lighthouse, situato all’imbocco del porto. L’orizzonte, ancora una volta durante il nostro viaggio, ci ha regalato immagini da cartolina: sul mare solcato dalle possenti navi si rifletteva il cielo azzurro con le sue nubi gigantesche, sotto le quali si vedeva la “macchia” scura della pioggia che cadeva.
Mentre osservavamo quello che succedeva al largo, ci siamo accorti delle foche che giocavano tra gli scogli vicino a noi.
Nel nostro ultimo giorno in città, prima di tornare a casa abbiamo trovato una banda locale, con i componenti che indossavano il tipico kilt, che iniziava una parata...quale conclusione migliore per il nostro viaggio scozzese?!?!?
Scozia, agosto 2018