Venite a fare un giro in bici nelle Valli di Comacchio, in provincia di Ferrara!
Era da tempo che avevamo in testa due idee: visitare la zona umida delle Valli di Comacchio, che fa parte del Parco del Delta del Po, e fare un giro in bici "lontano" da Bologna. Dopo aver studiato un po' la zona della costa ferrarese ci siamo resi conto che offriva l'occasione di fare entrambe le cose.
Abbiamo scelto un percorso ad anello, con partenza ed arrivo a Porto Garibaldi, passando per Comacchio e compiendo il giro completo delle Valli. Un totale di poco più di 50 km, abbordabile anche per dei ciclisti poco allenati come noi, la gran parte dei quali su pista ciclabile separata dalle auto. Il tutto in uno scenario naturale che prometteva di essere unico. Abbiamo studiato il percorso utilizzando Komoot, seguendo in particolare la traccia salvata da Federico Dalla Palma, della quale avevamo visto anche il video su YouTube. In totale avremmo dovuto percorrere 55 km, completamente pianeggianti, ma per dei ciclisti della domenica come noi era pur sempre una bella sfida.
Caricate le bici in macchina, con il fidato amico Christian, ci siamo diretti verso il punto di partenza. La giornata non era tipicamente bella, il sole non è mai uscito da dietro le nuvole e c’era anche un bel vento, che ci avrebbe dato un bel po' di filo da torcere durante il percorso, ma lo scenario ci ha subito affascinato. Abbiamo iniziato a pedalare sulla ciclabile che unisce Porto Garibaldi a Comacchio e poi, costeggiando la Valle Fattibello, su un percorso sterrato, abbiamo raggiunto i tipici casoni utilizzati per la pesca. Ci ha subito colpito la magia del posto. Immersi nella natura, in completo silenzio, sentivamo solo il vento, il verso dei tantissimi uccelli ed il rumore delle ruote della bici. Tutt'intorno solo acqua. Era strano sentirsi così isolati pur essendo a poca distanza da dove eravamo partiti. Ad un certo punto, siamo arrivati su una strada asfaltata, la SP72, che costeggia il lato ovest delle Valli e che abbiamo percorso verso sud. È stato il tratto più duro, per via del vento contrario. Lungo la strada abbiamo incontrato poche macchine, quindi da questo punto di vista non ci sono stati problemi.
Arrivati "in fondo" al lato delle Valli, abbiamo svoltato verso Est, prendendo la strada che sale sull'argine e ci siamo trovati all'altezza dell'Oasi di Boscoforte, con il fiume Reno alla nostra destra. La bellezza del posto era sconcertante: in acqua fenicotteri rosa e tante altre specie di volatili, che si muovevano tranquilli tra la vegetazione bassa e nel silenzio più completo. Abbiamo incontrato altri ciclisti tutti intenti, come noi, a godersi le meraviglie del posto. Ad un certo punto siamo arrivati agli allevamenti di anguille, tanto famose in questa località, con i loro canali dritti e paralleli costruiti nella laguna. Superato il Capanno Garibaldi, voltando a sinistra, iniziava l'ultimo tratto prima della costa, che ci ha regalato un'altra meraviglia: chilometri e chilometri da pedalare su una lingua di terra in mezzo all'acqua. Una volta arrivati alla statale Romea, abbiamo proseguito costeggiando il litorale, quasi sempre su una ciclabile, attraversando Lido di Spina e Lido degli Estensi, fino a tornare a Porto Garibaldi.
Complessivamente abbiamo percorso i 55 km del tragitto in quasi 4 ore, su un itinerario ben tenuto e segnalato. Inoltre è stato facilmente percorribile, anche quando abbiamo dovuto lasciare la ciclabile per imboccare strade aperte al traffico.
Una volta a destinazione, ci siamo concessi un bel pranzetto, a base di spaghetti alle vongole, frittura di pesce e vino bianco!
Comacchio (FE), ottobre 2022.